Close

aprile 5, 2017

Una scoperta importante per chi soffre di Alzheimer

alzheimer-scoperta-proteina-che-protegge-la-memoria_993391

Eccezionale scoperta per chi soffre del morbo di Alzheimer: all’origine della malattia ci sarebbe la morte della parte di cervello che produce la dopamina, un neurotramettitore fondamentale per alcuni meccanismi di comunicazione tra i neuroni. Senza dopamina, insomma, i neuroni non funzionano. La scoperta è tutta italiana, merito della fondazione IRCCS Santa Lucia, del Cnr di Roma e dell’università Campus Bio-Medico. Quando vengono a mancare i neuroni dell’area tegmentale ventrale, che sono quelli che producono la dopamina, il mancato apporto di questo neurotrasmettitore provoca il malfunzionamento dell’ippocampo, anche se le cellule di quest’ultimo restano intatte.  Negli ultimi 20 anni i ricercatori si sono focalizzati – per tentare di individuare le cause di una malattia che colpisce in Italia circa 600.000 persone (dati Censis) oltre i 60 anni – sull’area da cui dipendono i meccanismi del ricordo, pensando che fosse propria la progressiva degenerazione delle cellule dell’ippocampo la causa della malattia. E questo nonostante però le analisi sperimentali non avessero mai fatto registrare significativi processi di morte cellulare. Finora, cioè, nessun ricercatore aveva pensato che altre aree del cervello potessero essere coinvolte nell’insorgenza della patologia.  Si tratta di una sorta di effetto domino in quanto
la morte delle cellule cerebrali che producono dopamina provoca il mancato arrivo di questa sostanza nell’ippocampo, generando la perdita di memoria. Già nelle prime fasi di malattia lo studio ha evidenziato la morte progressiva dei soli neuroni dell’area tegmentale ventrale, e non quelli dell’ippocampo. Risultato coerente con la descrizione clinica della malattia fatta dai neurologi.

Alla luce della scoperta, è evidente che si necessita di  tecniche neuro-radiologiche più efficaci per scoprire i meccanismi di funzionamento e degenerazione dell’area tegmentale ventrale. E poiché anche il Parkinson è causato dalla morte dei neuroni che producono dopamina, si possono immaginare strategie terapeutiche comuni, per evitare in modo selettivo la morte di questi neuroni.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *