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giugno 14, 2017

Allergia alle zanzare

La maggior parte delle persone non è allergica alle punture di zanzara e sviluppa una reazione cutanea caratterizzata unicamente da gonfiore e prurito. In caso del fenomeno allergico noto come “Sindrome di Skeeter“, invece, le eruzioni cutanee presentano bolle, notevole gonfiore e lividi. Il gonfiore non sarà circoscritto unicamente alla zona della puntura, bensì interesserà gran parte dell’arto (gamba o braccio).

Forme particolarmente rare comportano gonfiore e bolle su tutto il corpo. La risposta allergica più grave è l’anafilassi. Essa colpisce vari organi e causa abbassamento della pressione sanguigna, orticaria, gonfiore e difficoltà respiratorie.

La cura più efficace consigliata in caso di allergie è quella a base di farmaci antistaminici. In ogni caso è utile evitare di soggiornare in ambienti e località troppo umide, utilizzare un repellente specifico da applicare sulla pelle, preferire detergenti neutri, creme non troppo profumate e abiti leggeri di tessuti naturali e traspiranti. Qualora si preferisca ricorrere ai rimedi naturali e all’omeopatia, Apis mellifica è indicata per tutte le punture che danno un rigonfiamento roseo e caldo, con sensazione locale di aghi o spilli. Ledumpalustre si utilizza se il rigonfiamento è bianco bordato di rosso, e sembra freddo. Urtica urens viene utilizzata in presenza di punture analoghe a quelle curate dall’Apis mellifica, ma qualora l’acqua fredda peggiori il dolore e il bruciore. Arsenicum album è indicato se dopo la puntura c’è un intenso stato di prostrazione e la persona è molto spaventata. Tarentula cubensis, infine, va preferita se la lesione diventa di colorito cupo e violaceo.

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