Close

giugno 26, 2017

Il congedo mestruale

CONGEDO

L’Italia potrebbe diventare il primo Paese occidentale a introdurre il congedo mestruale, già presente in Giappone e altre nazioni orientali. La notizia però divide: si teme che possa discriminare ulteriormente le donne nel momento dell’assunzione e possa essere ostacolo ennesimo all’avanzamento di carriera.

Il congedo mestruale prevede tre giorni di permesso al mese dal lavoro per le donne che soffrono di ciclo mestruale doloroso o dismenorrea (ciclo mestruale così doloroso da essere invalidante).

In Giappone esiste già dal 1947 e la Nike lo ha introdotto per le sue dipendenti 10 anni fa.

tra il 60% e il 90% della popolazione femminile soffre di dismenorrea, mestruazioni particolarmente dolorose, responsabili di forti dolori a livello addominale, nausee, emicranie e malesseri di vario genere, spesso talmente intensi da rendere inabili al lavoro. I dolori mestruali infatti, provocano un tasso di assenza dal lavoro compreso tra il 5 e il 15%, dato che ha spinto a prendere seriamente in considerazione la questione, rendendola oggetto di una proposta di legge

Per poter godere del congedo mestruale, sarà necessario portare al datore di lavoro (entro il 30 gennaio) una certificazione da parte di un medico specialista, che andrà rinnovata ogni anno entro il 31 dicembre. Alla donna saranno concessi tre giorni di permesso con una contribuzione piena e una indennità pari al 100% della retribuzione giornaliera. In sostanza, percepirà uno stipendio pieno.
Se la proposta di legge verrà approvata, il congedo mestruale sarà concesso, ovviamente previa certificazione, a tutte le donne lavoratrici, con contratti di lavoro subordinato, o parasubordinato, a tempo pieno o part time, a tempo indeterminato, determinato o a progetto.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *