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settembre 19, 2016

Mamme, combattiamo il raffreddore dei nostri piccoli!

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Finisce l’estate e iniziano i primi raffreddori, malattia infettiva più diffusa e motivo principale di assenza dalla scuola. Non è necessario ricorrere all’uso di medicinali, specialmente se il nasino colante appartiene ad un bambino, è più opportuno affidarsi a rimedi semplici, efficaci ed innocui.

Il raffreddore esordisce solitamente con il naso che si chiude, a causa della concentrazione di muco che l’organismo produce in risposta ad un attacco da parete di un virus.

La maggior parte dei raffreddori è causata dai rhinovirus, che vivono in goccioline invisibili presenti nell’aria che respiriamo oppure sulle superfici con cui veniamo a contatto. Esistono più di 100 rhinovirus diversi che si possono infiltrare nei tessuti che proteggono il naso e la gola, scatenando una reazione immunitaria che causa mal di gola, emicrania e difficoltà di respirazione.

L’aria secca (sia in ambienti interni, sia in quelli esterni) può abbassare la resistenza alle infezioni dei virus che causano il raffreddore. La stessa reazione può avvenire a causa del fumo, anche passivo: i fumatori hanno infatti maggiori probabilità di raffreddarsi rispetto alle persone che non fumano. I loro sintomi probabilmente saranno più gravi, dureranno di più e con maggiori probabilità provocheranno la bronchite o addirittura la polmonite.

Illustriamo alcuni rimedi che si possono utilizzare in caso di raffreddori:

  • Se il bimbo dorme con due cuscini, ovvero sia se sta più sollevato respira meglio e diminuisce lo scolo retrofaringeo di muchi con riduzione degli accessi di tosse e del vomito “mucoso”!
  • Una buona idratazione è fondamentale per rendere i muchi meno densi e fastidiosi!
  • Pulizia del naso con soluzione fisiologica, per i più piccoli è utilissmo effettuare i cosiddetti “lavaggetti nasali” con soluzioni isotoniche seguiti da aspirazione nasale.
  • La soluzione salina ipertonica al 3% può essere molto utile in sostituzione alla soluzione fisiologica soprattutto in bambini con secrezioni particolarmente dense e difficili da sciogliere. Studi recenti mostrano benefici dell’ipertonica al 3% anche in bambini con meno di 1 anno di età affetti da bronchiolite, una malattia delle piccole vie aeree che può avere talora un decorso severo richiedendo ricovero ospedaliero; essa spesso inizia come un banale raffreddore .

È curioso ricordare che nei Paesi nordici – dall’Islanda alla Danimarca – per combattere i raffreddori si portano i propri figli a fare un bel pisolino all’aria fredda, con temperature molto basse. La “nanna sotto zero” è un’abitudine talmente diffusa quanto bizzarra per la mamme chioccia italiana. Nella capitale svedese non è insolito trovare passeggini allineati all’ingresso di un ristorante, mentre coppie di genitori cenano in tranquillità all’interno. L’aria fresca e la luce del sole prevengono il rachitismo, migliorano la circolazione del sangue e quindi aumentano l’immunità ai batteri.

Questa motivazione tuttavia non è condivisa da tutti i pediatri.

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