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settembre 21, 2016

Le virtù del caffè

C’è chi lo preferisce espresso, chi all’americana o all’orzo, ma sicuramente non c’è adulto che non abbia mai provato a bere un caffè. Bevanda più amata e demonizzata, è un vero e proprio rito per tantissimi, soprattutto al mattino.

Gli amanti del caffè devono sapere che berlo fa bene al cervello, alla pelle e al corpo.

Del caffè esiste una vasta letteratura, è stato detto di tutto e di più.
Il principale costituente del caffè è la caffeina, ma sono presenti bioflavonoidi, vitamine e sali minerali che annullano, in parte, gli effetti negativi della caffeina. Si avvicinano a 1000, i composti chimici presenti nel caffè, è una continua ricerca.  Alcuni di essi, si pensa possano risultare utili alla ricerca farmaceutica per la produzione di farmaci per il cuore ma altri, studiati, si sono rivelati tossici.La caffeina è un alcaloide che nell’organismo in dosi limitate stimola la corteccia cerebrale,  accresce la concentrazione e la capacità di attenzione; assunta in dosi eccessive produce eccitazione e insonnia.

Vediamo qui di seguito i benefici prodotti dal caffè.

Ha effetto sui reni, aumentando la diuresi.
Stimola la secrezione gastrica e biliare, facilitando i movimenti della muscolatura intestinale, aiutando la digestione, ma in dosi eccessive può provocare bruciore, acidità di stomaco ed esofagite. stimola l’attività cardiaca, dilata i vasi sanguigni accelerando i battiti e, sempre ad alte dosi può provocare tachicardia ed aritmie.
Combatte l’affaticamento muscolare nei casi di sforzi prolungati; determina un aumento della resistenza negli sport che implicano uno sforzo moderato. In dosi elevate può indurre: tremori, insonnia, eccitabilità e ansia. E’ ideale per chi soffre di pressione bassa e nei soggetti asmatici.
Alcuni studi rilevano una riduzione del rischio di diabete di tipo 2, per i derivati dell’acido clorogenico che sono antiossidanti e ipoglicemici, anche se queste caratteristiche appartengono più al caffè verde che mantiene il suo valore nutrizionale perchè non soggetto a tostatura. Uno studio del 2012, pubblicato sul Journal of Clinical Nutrition, conferma questa proprietà. Un altro studio, tutto italiano, condotto dall’Ospedale di San Daniele del Friuli, ha evidenziato che chi soffre di ipertensione ed è “predisposto geneticamente” è più a rischio diabete. Nel 24% dei soggetti è stata diagnosticata una forma di pre-diabete: chi assumeva da uno a tre caffè al giorno rischiava il 34% in più; chi ne assumeva di più, ed era lento metabolizzatore di caffeina, rischiava addirittura il 50%.

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