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gennaio 19, 2017

Le strade trafficate fonte di stress e demenza

smog

Una ricerca pubblicata sul giornale medico Lancet evidenzia come l’inquinamento sia causa di demenza – 7% in più rispetto a chi vive in una zona libera da smog – quindi non agisce solo a danno dei polmoni e del sistema cardiovascolare.

Lo studio ha osservato più di 6,5 milioni di canadesi di un’età compresa tra i 20 e gli 85 anni; tra il 2001 ed il 2012, sono stati trovati oltre 243mila casi. Il codice di avviamento postale ha dato la possibilità di localizzare, caso per caso, la vicinanza ad una strada e ne è risultato che chi vive tra i 50 e 100 metri da essa ha un rischio del 4%, mentre chi abita tra i 100 e i 200 metri il rischio scende al 2%. La percentuale si azzera a mano a mano che ci si allontana da strade e autostrade. Gli inquinanti atmosferici possono entrare nel sangue e causare infiammazioni, legate ai disturbi cardiovascolari, o addirittura il diabete. Il triste risultato della ricerca mette in luce quindi che l’ambiente influisce concretamente sulla neurologia dell’uomo.  Più si vive in zone trafficate più aumenta il rischio di ammalarsi. Pensiamo che nel 2014 il 92% della popolazione mondiale vive in zone a rischio e ogni anno almeno tre milioni di persone muoiono a causa dell’inquinamento. La demenza (il morbo di Alzheimer è la forma più conosciuta) porta alla morte delle cellule cerebrali e influenza la memoria, il pensiero, il comportamento e le abilità spazio-temporali. L’Organizzazione mondiale della sanità stima che nel 2015 fossero 47,5 milioni le persone malate, un numero destinato a crescere nei prossimi anni, considerando anche l’aumento della speranza di vita.

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