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settembre 16, 2016

Ictus e trombosi: conoscere e prevenire

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Sono circa ottomila i giovani italiani che vengono colpiti da ictus e trombosi ogni anno.

Un problema non diffuso esclusivamente tra gli anziani, colpisce infatti anche la fascia più giovane di età, soprattutto le donne.

Se ne parla poco e di conseguenza il rischio è di arrivare troppo tardi alla diagnosi, sostiene l’Associazione lotta alla trombosi (Alt), attiva nell’ informazione e sensibilizzazione del problema.

La trombosi consiste nella formazione di trombi, cioè coaguli, che bloccano il passaggio del sangue. La trombosi ha come conseguenza ictus, infarti, embolie e altre malattie cardiovascolari in 600mila persone, portando alla morte o gravi invalidità.

Le malattie cardiovascolari da trombosi sono l’ infarto, l’ictus, l’embolia, la trombosi venosa e arteriosa e sono la prima causa di morte e di grave invalidità dei paesi industrializzati.

La trombosi, di per sé, non si può definire una malattia a tutti gli effetti: è piuttosto la causa che determina queste malattie, che prendono il nome dall’organo colpito.

È possibile prevenire queste patologie? La risposta è si, molto spesso si e dipende in gran parte dal nostro comportamento. Cruciali sono l’informazione, la conoscenza e uno stile di vita sano.

I fattori più pericolosi sono la familiarità, l’emicrania con aura e la presenza di anomalie nella coagulazione, oltre alla presenza di ipertensione, diabete, colesterolo alto, fumo.

I rischi possono essere generici o specifici: generici se  legati allo stile di vita condotto e pertanto modificabili dall’ individuo(ipertensione, uso della pillola anticoncezionale, elevati livelli di grassi nel sangue, eccesso di peso, fumo e vita sedentaria).

Specifici, se dovuti alle alterazioni quantitative delle proteine coinvolte nel processo della coagulazione.

Un difetto nella coagulazione del sangue può provocare queste malattie. Un meccanismo complesso e delicato consente di mantenere l’equilibrio fra la tendenza del sangue a coagulare e la necessità dello stesso di rimanere fluido. Tuttavia, se questo equilibrio si rompe e prevale la coagulazione, si possono formare dei trombi, ossia dei coaguli di sangue, che possono arrivare a ostruire completamente i vasi sanguigni, arrestando il flusso del sangue e quindi bloccando il trasporto dell’ossigeno ai vari organi del corpo.

Quando questo si verifica in un organo, in cui ogni cellula è di vitale importanza, come il cuore e il cervello, si va incontro a episodi clinici molto gravi, come l’Infarto cardiaco e l’Ictus cerebrale.

Se invece colpisce organi non vitali causa malattie, che possono rivelarsi altrettanto gravi, quali trombosi venosa profonda degli arti, trombosi della vena porta e infarto intestinale. Se invece il trombo si rompe, qualche frammento può raggiungere i polmoni e provocare un’embolia polmonare.

 

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