Fumare tanto, fumare poco: i rischi ci sono sempre
FUMARE FA MALE, che sia una o dieci sigarette al giorno. Eppure quasi tutti pensano il contrario, non sapendo che, invece, i danni alla salute causati dal consumo di poche sigarette al giorno sono enormi. Basta fumarne anche solo meno di una al giorno per correre un rischio del 64% più alto di morte prematura, rispetto ai non fumatori. Mentre per chi fuma da una a dieci sigarette al giorno vede schizzare il rischio all’84% in più rispetto a chi non ha mai fumato. Spesso infatti si tende a minimizzare i rischi di una dose ridotta di sigarette sull’organismo, dove per ridotta si intende meno di dieci al giorno. Esiste inoltre il rischio morte prematura per malattie respiratorie, come l’enfisema, o per patologie cardiovascolari. Chi fuma tra 1 e 10 sigarette al giorno corre un rischio sei volte maggiore di morire per problemi respiratori rispetto ai non fumatori, e una volta e mezzo il rischio di perire per malattie cardiovascolari.
Ulteriori ricerche dovranno confermare questi dati, compresa una piccola nota positiva. Tra i fumatori non incalliti, il rischio di morte prematura cala se si smette, e in modo tanto più significativo, quanto prima viene interrotta l’abitudine al fumo. I risultati di un recente studio condotto in Australia illustrano che su 200 mila persone secondo il quale due fumatori su tre muoiono per patologie correlate alla loro cattiva abitudine: bastano 10 sigarette al giorno per raddoppiare la probabilità di morte; con 25 si arriva addirittura a quintuplicare il pericolo. Infine, le sigarette “tagliano” di dieci anni l’aspettativa di vita. In pratica chi fuma muore, in media, dieci anni prima di chi non lo ha mai fatto.