Bambini, attenzione al fruttosio!

È ormai nota la correlazione tra il consumo di alte quantità di fruttosio e lo sviluppo di malattie epatiche gravi. Il consumo esagerato del fruttosio ( aggiunto ai cibi e alle bevande  presente negli sciroppi e nei dolcificanti utilizzati principalmente dall’industria nelle bevande e in varie preparazioni alimentari) ha un effetto pericoloso sulla salute di bambini: le quantità assunte quotidianamente in eccesso accrescono di una volta e mezza il rischio di sviluppare malattie epatiche gravi. Questi allarmanti dati vengono evidenziato da uno studio dei ricercatori dell’area di Malattie epato-metaboliche dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù che, per la prima volta in letteratura, rivela i danni del fruttosio sulle cellule del fegato dei più piccoli.

Lo studio è stato condotto tra il 2012 e il 2016 su 271 bambini e ragazzi sovrappeso o obesi affetti da fegato grasso. In 1 bambino su 2 gli esami effettuati hanno rilevato livelli eccessivi di acido urico in circolo, ovvero uno dei prodotti finali della sintesi del fruttosio nel fegato. Quando è prodotto in grandi quantità diventa tossico per l’organismo e concorre allo sviluppo di diverse patologie. Attraverso ulteriori indagini incrociate i ricercatori hanno dimostrato anche l’associazione tra gli alti livelli di acido urico e l’aggravarsi del danno al fegato, soprattutto tra i grandi consumatori di fruttosio. La maggioranza dei bambini e ragazzi partecipanti allo studio assume una quantità media giornaliera di fruttosio superiore a 38 grammi. Un livello ben al di sopra del limite massimo giornaliero di zuccheri aggiunti indicato dall’American Hearth Association: l’associazione dei cardiologi americani in un recente articolo pubblicato su Circulation raccomanda, infatti, di evitare l’uso degli zuccheri aggiunti (glucosio, galattosio, fruttosio, saccarosio) nell’alimentazione dei bambini sotto i 2 anni e di non superare il limite di 25 grammi al giorno tra i 2 e i 18 anni.

I ricercatori del Bambino Gesù hanno quindi dimostrato che i bambini con abitudini alimentari sbagliate, sottoposti a un sistematico “bombardamento” di fruttosio, corrono un rischio aumentato di sviluppare patologie del fegato. È bene quindi provvedere prima possibile a correggere l’alimentazione dei bambini .