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dicembre 7, 2016

Un disagio diffuso: l’emicrania

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Nel nostro paese 5 milioni di persone soffrono di emicrania. È una vera e propria malattia al punto da compromettere la qualità della vita, dal lavoro al tempo libero. gli attacchi includono spesso un dolore pulsante o palpitante, accompagnato a volte da nausea e vomito.  Esistono diverse forme di mal di testa. “La grande distinzione è tra cefalea primaria e cefalea secondaria. Per quest’ultima solitamente, attraverso opportuni esami strumentali, si riesce a individuare la causa. La cefalea primaria invece è rappresentata da emicrania, cefalea tensiva o cefalea a grappolo. Per l’emicrania non esiste alcuna cura, ma i farmaci possono contribuire a ridurre la frequenza e l’intensità degli attacchi. Se un certo tipo di cura non ha funzionato in passato, vale la pena consultare il proprio medico e cercarne insieme una diversa. I farmaci appropriati, combinati con rimedi casalinghi e modifiche dello stile di vita possono davvero fare la differenza. Attualmente molte delle cause dell’emicrania sono sconosciute, però sembra che sia i fattori genetici sia quelli ambientali abbiano un ruolo importante. Lo stress e il nervoso non aiutano. L’emicrania potrebbe essere provocata da una modifica del nervo trigemino, una delle maggiori vie di propagazione del dolore. Anche lo squilibrio di alcuni neurotrasmettitori, come la serotonina, che aiutano a tenere sotto controllo il dolore all’interno del sistema nervoso potrebbe essere una causa. I livelli di serotonina si abbassano all’improvviso durante gli episodi di emicrania. Sembra che, in questo modo, il sistema trigeminale rilasci particolari sostanze dette neuropeptidi che raggiungono le membrane esterne del cervello (meningi). Il risultato è il mal di testa. Sarebbe opportuno ridurre il numero di analgesici per combattere il mal di testa. Se si eccede si arriva alla cronicizzazione dell’emicrania. Fra i metodi per ‘liberarsi’ dalla tentazione di eccedere con i farmaci, c’è l’agopuntura, che non presenta effetti collaterali.  Fra le terapie più recenti per combattere l’emicrania cronica c’è quella a base di tossina botulinica. Oggi questa terapia è relegata per curare i casi più complicati, ma potrebbe diventare un presidio terapeutico per bloccare nella fase iniziale il dolore risultando efficace per tutti.

 

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