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ottobre 12, 2016

L’obesità infantile

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L’obesità è una vera e propria patologia. Non una questione estetica, ma di salute innanzitutto. Secondo l’Oms, nel 2014, oltre 1,9 miliardi di adulti e 41 milioni di bambini al di sotto dei 5 anni di età erano in sovrappeso o obesi. In Europa il numero di bambini in sovrappeso è in crescita: attualmente 1 bambino su 3 tra i 6 e i 9 anni è in sovrappeso o obeso. L’obesità infantile è uno dei problemi più frequenti in età pediatrica e resta un fattore di rischio per importanti patologie croniche come le malattie ischemiche del cuore, l’ ictus, l’ipertensione arteriosa, il diabete tipo 2, le osteoartriti e alcuni tipi di cancro (corpo dell’utero, colon e mammella). La più elevata concentrazione di obesità si conferma nelle città del sud. Le cause sono da ricercarsi nei comportamenti alimentari sbagliati. Per esempio, il 9% dei bambini salta la prima colazione e il 30% fa una colazione sbilanciata in termini di carboidrati e proteine; il 68% fa una merenda di metà mattina troppo abbondante; 1 bambino su 4 non mangia quotidianamente frutta e verdura, pari al 23%, mentre il 48% consuma ogni giorno bevande zuccherate e gassate. Si deduce che non solo è importante cosa si mangia ma quanto e quando si mangia e l’associazione dei cibi. Si preferiscono cibi molto calorici, ricchi di zuccheri e grassi, dolci e bibite. I grassi, invece, dovrebbero fornire mediamente il 25% delle calorie totali, con prevalenza di quelli di origine vegetale, soprattutto olio extravergine d’oliva, mentre la maggior parte delle calorie, il 55/60%, dovrebbe venire dai carboidrati quali pasta, pane, riso, che impiegano più tempo ad essere assimilati e quindi mantengono più a lungo sotto controllo la sensazione di fame. In realtà, l’obesità infantile è dovuta ad un insieme di concause: non solo la scarsa educazione alimentare, ma anche predisposizione genetica, l’ambiente familiare, le condizioni socioeconomiche e, soprattutto, lo stile di vita sedentario. L’esercizio fisico è di fondamentale importanza per il bambino che cresce, in quanto, oltre a farlo dimagrire, lo rende più attivo, contribuendo a ridistribuire le proporzioni tra massa magra e massa grassa. L’esercizio fisico serve anche a limitare le attività sedentarie , pensiamo all’uso eccessivo della televisione e del computer.

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