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settembre 12, 2016

La “moda” del gluten free

celiachia

Negli ultimi anni i consumatori gluten free sono aumentati vistosamente nonostante non siano realmente intolleranti al glutine e di conseguenza non sia  presente una diagnosi della patologia.

Come mai si preferisce un’alimentazione senza glutine?

Una nota ricerca condotta alla Rutgers New Jersey Medical School di Newark illustra proprio questo scenario sulle abitudini alimentari esaminando un campione di 22.200 persone sottoposte a test ematico per malattia celiaca. I ricercatori  hanno pubblicato su Jama Internal Medicine i risultati di una grande rilevazione sulle abitudini alimentari e la salute degli americani in corso da anni verificando i dati del National Health and Nutrition Examination Survey o Nhanes .

Si è così rilevato che 106 persone erano celiache, ma più del doppio, 213, consumavano abitualmente alimenti per celiaci. Inoltre, mentre la prevalenza della malattia celiaca sembra essere rimasta ferma allo 0,7% circa tra il 2009 e il 2012 e addirittura ridotta allo 0,58% nel 2013-2014, l’aderenza a una dieta priva di glutine per le persone senza celiachia è aumentata nel tempo dallo 0,52% nel 2009 allo 0,99% nel 2012 e all’1,69% nel 2014.

L’ interesse per una dieta priva di glutine per le persone che non soffrono di celiachia potrebbe essere dovuto ad una varietà di fattori, tra cui l’errata convinzione che un’alimentazione senza glutine sia più sana, migliorando sempre secondo convinzione, il proprio stato di salute. Molti prodotti senza glutine, è bene ricordarlo,  riportano in etichetti zuccheri, olio di palma, addensanti, additivi,quindi bisogna far un’accurata selezione anche nel ventaglio dei prodotti gluten free, preferendo quelli con meno ingredienti possibili tra quelli menzionati. I cereali deglutenizzati , inoltre presentano un indice glicemico maggiore e, almeno in teoria, espongono ad un aumento di peso.

Un altro motivo potrebbe derivare dalle pubblicità scorrette che lasciano intendere che una dieta senza glutine sia più sana, più leggera e in alcuni casi anche dimagrante.  In questo modo si diffonde la  “moda del senza glutine”,  sponsorizzata anche da alcune aziende interessate più al business che alla salute dei cittadini.

Ne consegue un sempre maggior numero di persone portate ad escludere senza motivo il glutine dalla dieta, indirizzando verso prodotti  costosi e meno appetibili.

Un altro  elemento da considerare è l’ampia disponibilità dei prodotti senza glutine, non più soltanto presso le farmacie, ma nei supermercati, laboratori artigianali, etc.

Infine, c’è un gran numero di persone che si auto-diagnostica una sensibilità al glutine senza alcuna diagnosi, salvo poi dire di aver riscontrato dei  benefici. E’ bene ricordare che la diagnosi (esame del sangue e biopsia) alcune volte resta negativa pur essendo in realtà intolleranti a tutti gli effetti al glutine.

La celiachia non è una moda. È una patologia.

Adottare pertanto un’alimentazione priva di glutine senza indicazione medica è dannoso per la propria salute, soprattutto per i più piccoli, in quanto si rischia una carenza nutrizionale .

 

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