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novembre 29, 2016

La diffusione del colesterolo in Italia: Emilia e Sardegna in testa

colesterolo-alto

Gli emiliano-romagnoli sono gli italiani col più alto tasso di colesterolo. Mortadella e tortellini sono prelibatezze a cui non si sa dire di no, ma chi ne risente è la salute. Non solo Emilia al centro del mirino ma anche la Sardegna e suoi gustosi formaggi, oltre che il classico porcetto arrosto. L’indagine è stata condotta, oltre che dall’ Associazione nazionale dei medici cardiologi ospedalieri riuniti a Rimini, anche dall’Istituto superiore di sanità negli anni che vanno dal 2008 al 2012 su un campione di popolazione tra i 35 e i 74 anni. Tra 2008 e il 2012, il 34,3% degli uomini e il 36,6% delle donne sono risultati affetti da colesterolo alto, con una crescita del valore medio del 24,6% negli uomini e del 36,6% nelle donne. Secondo i dati più recenti raccolti con l’Osservatorio Epidemiologico Cardiovascolare/Health Examination Survey, rilevazione condotta sulla popolazione generale adulta (35-74 anni) dall’Istituto superiore di sanità (Iss) in collaborazione con Anmco-Heart Care Foundation, nella speciale classifica del ‘colesterolo cattivo’ in testa vi sono l’Emilia Romagna insieme alla Sardegna, seguite da Molise e Calabria.

In particolare, per macro-area del Nord (Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Trentino, Emilia Romagna e Liguria), la prevalenza dell’ipercolesterolemia totale registrata nel 2008-2012 è stata del 35% per gli uomini e di 36% per le donne, con lievi differenze tra le diverse Regioni. Nella macro area del Centro (Toscana, Umbria, Marche e Lazio), la prevalenza dell’ipercolesterolemia totale è del 29% per gli uomini e del 34% per le donne. Nella macro area del Sud (Abruzzo, Campania, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna), la prevalenza dell’ipercolesterolemia totale è del 36% per gli uomini e del 39% per le donne.

Alcune Regioni più di altre superano la soglia limite della colesterolemia totale, che già oltre i 200 mg/dl pone problemi di rischi per la salute, insieme all’ipertensione arteriosa e all’abitudine al fumo. L’Emilia Romagna, assieme alla Sardegna, è appunto prima in classifica con valore medio sulla popolazione generale di 245 mg/dl nelle donne e 237 mg/dl negli uomini. Poco al di sotto sono le donne del Molise con 240 mg/dl, della Calabria con 238 mg/dl, della Sicilia e Sardegna con 237 mg/dl. In generale le donne presentano valori più alti, sia nelle tre macro-aree sia nelle singole regioni, rispetto agli uomini.

Prevenire si può:  consumare più verdure sia crude che cotte insieme a 400 grammi di pesce a settimana e la carne una volta, massimo due alla settimana per i giovani, una cucina con pochi grassi, con camminate di 5 chilometri in due ore, sono già un importante prevenzione. Meno tortellini e più sport potrebbe essere il nuovo slogan!

 

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